L’Artificial Intelligence per ottimizzare la tua campagna email
Come per quasi ogni aspetto del marketing, l’Intelligenza Artificiale ha già cominciato a lasciare il segno anche su DEM e newsletter. Un esempio? La compilazione automatica del testo in linea con il tone of voice del contenuto della mail.
L’ascesa di ChatGPT ci offre un’ulteriore occasione per puntare i riflettori sul rapporto tra AI e campagne email, con un fascio di luce diretto sul futuro.
AI, verso ChatGPT e oltre
ChatGPT non è che un tipo di Intelligenza Artificiale, nel dettaglio si tratta di un’AI generativa di ultima generazione. Il termine “Intelligenza Artificiale”, in effetti, include al suo interno svariate discipline: deep learning, NPL (Natural Language Processing), machine learning, computer vision… Si tratta di tecnologie già utilizzate in prodotti più o meno diffusi, come gli assistenti vocali, la guida assistita, le piattaforme di streaming o di e-commerce, ecc.
L’AI si basa su grandi dataset e, analizzando tali dati, può produrre modelli predittivi, segmentare l’audience, dare suggerimenti, “comprendere” il contesto di una richiesta per fornire la risposta più pertinente, creare testi e immagini: il limite dell’AI non è ancora in vista, il suo potenziale per ora non è ancora stato del tutto scoperto.
La sua applicazione nell’ambito dell’email marketing, però, è cominciata già da qualche anno, sia lato utente (è il caso del filtro anti-spam o del completamento automatico del testo attivato da Gmail), sia lato marketer. Entriamo nel dettaglio di quest’ultimo aspetto.
L’AI per l’email marketing in concreto
Cosa può fare l’Artificial Intelligence per l’email marketing? Abbiamo parlato di “potenzialità” in generale, ma ecco qualche esempio pratico di come l’AI può intervenire e che servizi come GetResponse stanno già prendendo in considerazione:
- generare l’oggetto di una mail. L’AI viene incontro al content creator per trovare una soluzione capace di incuriosire e di spingere l’utente all’azione
- scrivere il testo di una mail sulla base di quelle scritte in precedenza. Una revisione umana è comunque d’obbligo e spesso si tratterà solo di una prima bozza, ma i tempi di creazione si dimezzano
- ottimizzare l’invio in base ai principali orari di apertura delle mail
- suggerire prodotti di interesse per gli utenti, dopo un’analisi delle loro abitudini d’acquisto e delle ricerche online
- ottimizzare l’A/B testing, eseguendo contemporaneamente più test, segmentando meglio il target, suggerendo alternative…
- creare insights sui risultati delle survey inviate
- generare il layout più adatto per una campagna
I benefici dell’AI per l’email marketing
L’Intelligenza artificiale, quindi, si prospetta come un valido alleato delle campagne di email marketing. Il suo apporto sarà soprattutto in termini di efficienza, personalizzazione, automazione e ottimizzazione.
L’AI, infatti, permetterà di ridurre notevolmente i tempi di lavorazione con suggerimenti di testo e consigli per creare email efficaci. Generando insights sulle performance della campagna, inoltre, consentirà di individuare più facilmente i punti deboli e quelli di forza della campagna per correggere il tiro in corsa.
In più, l’Intelligenza Artificiale potrà aiutare l’utente a ricevere contenuti sempre più personalizzati e in linea con le sue preferenze. Allo stesso modo, il marketer potrà configurare meglio e più in dettaglio il contenuto.
Ci sono ovviamente dei limiti, l’AI non può ancora definirsi un factotum. Si presenta, però, già come un valido supporto al lavoro umano, senza avere la pretesa di sostituirlo. In futuro otterrà un ruolo di importanza sempre maggiore per l’email marketing e per il marketing in generale: la sfida è quella di imparare a servirsene in modo efficace, per risparmiare tempo da investire altrove (R&D, approfondire strategie, sviluppare contenuti più efficaci e creativi…).
Una nuova frontiera del marketing sta arrivando. Sei pronto?