SEO: 5 consigli per restare sulla cresta dell’onda
Se il tuo browser preferito fosse un oceano dove onda segue onda e il tuo sito fosse una piccola zattera alla deriva, allora dovresti fare di tutto per restare a galla (non solo per respirare, ma anche per essere avvistato da un’altra imbarcazione o da un elicottero di passaggio).
Al di là della metafora, la condizione di tutto quello che hai caricato online non è poi così differente da quella di una zattera in un mare burrascoso: i motori di ricerca sono in continua evoluzione, con milioni di contenuti caricati ogni giorno. Di base le possibilità di farti notare sono bassissime, a meno che tu non ti serva di una strategia SEO adeguata. In che modo? Scopriamolo insieme.
Per cominciare: cos’è la SEO?
La SEO (Search Engine Optimization) è la disciplina che permette a contenuti web di svariato genere (pagine, documenti…) di scalare la classifica dei risultati nei diversi browser ed essere mostrati nelle prime posizioni.
Comparire tra i primi risultati della ricerca organica (cioè non a pagamento) garantisce la visibilità necessaria per raggiungere gli obiettivi desiderati: aumentare le lead raccolte o le vendite, accrescere le iscrizioni a una newsletter… Più alto è il rank, migliore è la visibilità.
Ecco come funziona in poche parole: gli utenti inseriscono nella barra di ricerca del browser una frase/domanda/parola chiave e il motore di ricerca mostra i risultati che ritiene più pertinenti. Qui entrano in gioco gli algoritmi di ciascun browser: Google, per esempio, ne rilascia periodicamente una nuova versione.
Il gioco principale, quindi, consiste nell’individuare le keyword più ricercate dagli utenti e inserirle nelle pagine da indicizzare (ovvero da far comparire tra i risultati di ricerca). Per farlo ci sono tool gratuiti o a pagamento da utilizzare, ad esempio SEMRush. Ci sono, poi, altre azioni da fare in base alla strategia suggerita dal SEO Specialist, ecco le cinque principali per restare sulla cresta dell’onda di Google.
Niente doppioni
Pubblicare nuovi contenuti e aggiornare quelli esistenti sono pratiche ben viste dall’algoritmo di Google, che tenderà quindi a dar loro maggiore visibilità. Produrre una sufficiente quantità di materiali, però, non è sempre facile: bisogna trovare nuove idee, ritagliarsi il tempo di metterle per iscritto… la tentazione di fare un semplice Copia-Incolla da altri siti o da contenuti passati è forte. Ricorda, però, che i contenuti duplicati non sono visti di buon occhio dall’algoritmo di Google, che penalizzerà le tue pagine.
Scrivi metadati efficaci
I metadati sono le informazioni che non vengono mostrate sulla pagina, ma compaiono nello snippet sulla SERP (Search Engine Results Pages) o nel codice HTML del contenuto. Come puoi immaginare, non sono un optional e vanno redatti con attenzione, inserendo le keyword principali. In particolare, devi ricordarti di creare:
- meta title: si tratta di un titolo alternativo per la pagina
- meta description: descrive in modo accattivante il contenuto della pagina
- alternative text: descrive il contenuto degli elementi non testuali in pagina (es. le immagini)
- meta tag Robots: si tratta di un elemento di codice che istruisce il motore di ricerca su come indicizzare il contenuto. Può avere come valore “index” (per indicizzare), “no index” (per non indicizzare), “follow” (per scansionare i collegamenti sulla pagina) e “no follow”
Ottimizza le immagini
Anche le immagini svolgono un ruolo nell’ottimizzazione sul motore di ricerca dei tuoi contenuti. La parola “contenuto”, infatti, non si rivolge solamente ai materiali testuali, ma alla totalità dei contenuti caricati (immagini, file .pdf, presentazioni…).
In particolare, quando carichi un’immagine devi ricordarti di inserire un alt text (nome e descrizione) parlante e contenente le keyword principali. Ciò sarà apprezzato dal motore di ricerca, non solo per la presenza delle parole chiave che lo aiuteranno a classificare il tuo contenuto, ma anche perché permette di migliorare l’accessibilità del tuo contenuto (se l’immagine non dovesse caricarsi correttamente, l’utente potrà sempre sapere che cosa rappresentava).
Dai una struttura al contenuto
È importante indicare qual è il contenuto della pagina. Ecco perché bisogna creare una “gerarchia” di titoli:
- H1 titolo principale
- H2 titoli delle sezioni principali
- H3 titoli delle sottosezioni
- Da H4 a H6 titoli successivi alle sottosezioni
Come si fa? Gli editor di testo dei principali CMS permettono di attribuire questa gerarchia in modo semplice: in genere, basta selezionare il tipo di titolo desiderato da un menù a tendina. In alternativa, si possono inserire dei tag dedicati nel codice HTML della pagina.
Ovviamente, anche in questi titoli vanno inserire le keyword principali identificate attraverso l’analisi SEO preliminare.
Assicurati di avere una sitemap XML
Si tratta di un file di testo che raccoglie tutte le url delle pagine del tuo sito da far indicizzare al motore di ricerca. Puoi crearla manualmente oppure servirti di un tool che la genera in automatico (es. Google XML). Nei CMS più usati, come WordPress, esistono plug-in dedicati.
La cosa importante, una volta che hai verificato di avere a disposizione una sitemap XML, è di inviarla al browser. Nel caso di Google, puoi inserirla all’interno di Google Search Console, per esempio.
Realizzare un sito/app/landing page… SEO oriented, quindi, è un’attività fondamentale per dare visibilità online ai tuoi contenuti, anche se non è semplice. Affidarsi a uno specialista SEO almeno per una consulenza iniziale è sempre consigliabile. Cosa aspetti? Inizia subito a farti vedere online!